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27 Luglio 2020
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Torna la nostra Newsletter tematica dedicata all’economia (il programma generale delle newsletter lo trovate qui). Ogni lunedì vi offriremo il nostro inserto, ma con qualcosa in più.
Grazie a una collaborazione con il Financial Times, pubblichiamo un intervento del chief economic adviser della Morgan Stanley su quegli investimenti che la finanza internazionale ritiene debbano essere fatti in Europa con le risorse del Recovery Fund.
La lettura è riservata agli abbonati al Fatto Quotidiano, che ancora una volta ringraziamo per la fiducia che ci hanno accordato.
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Piuttosto che vincolare i lavoratori ad alberghi e bar da lasciare necessariamente mezzi vuoti, sarebbe meglio destinare risorse a settori ad alto potenziale occupazionale, come l’efficientamento energetico degli edifici.
di Reza Moghadam
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Disastro
Vendite e immatricolazioni crollate. Il comparto vale quasi il 5% del Pil, ma la crisi è iniziata prima del Covid. Francia e Germania si muovono, l’Italia resta ferma agli incentivi
di Nicola Borzi
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Chi illumineranno le stelle? E quale sarà il cielo di Stellantis, la galassia-holding dell’auto che dovrebbe nascere, nella primavera del 2021, dall’accordo tra Fca e Peugeot? Il cielo della Tour Eiffel, “della Francia, insomma”, rispondono gli osservatori più pessimisti (ma forse anche i più realisti). Con conseguenze drastiche, se così fosse, per la filiera italiana […]
di Ettore Boffano
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Adults in the room
L’opera di Costa-Gavras sui ricatti alla Grecia non ha trovato distribuzione in Germania e Italia: quella cena premonitrice a Parigi con Regling
di Alessandro Bonetti
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Trentaquattro pagine che mezza Italia – dalle famiglie alle imprese – bramava per capire un po’ di più come funziona il nuovo super incentivo introdotto dal decreto Rilancio che dà diritto a una detrazione al 110% delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 a fine 2021 per gli interventi di efficienza energetica (ecobonus), riduzione del […]
di Patrizia De Rubertis
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Non si dice
La svolta verde sarà l’asse dello scontro politico tra (e dentro) le nazioni. Va guidata perché grava sui più deboli, indebolisce le casse dei Paesi Ue e farà vacillare i grandi petrostati
di Giuliano Garavini
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Il governo è stato rigoroso con Aspi, ma non altrettanto si può dire per altri concessionari. L’accondiscendenza mostrata negli ultimi mesi a Cin, la controllata da Moby (capofila del gruppo armatoriale di Vincenzo Onorato) che in convenzione col ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti gestisce, per 73 milioni l’anno, la continuità territoriale marittima, rischia ad […]
di Andrea Moizo
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