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il Fatto Quotidiano
29 Aprile 2024
Il fatto economico

Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana il nostro inserto si occupa di Medio Oriente, ossia di come Israele ha prosciugato l’economia palestinese. Poi passiamo a un tema estivo, i balneari: vedremo che andiamo incontro a una stagione di ricorsi, proprio perché il governo non ha varato il regolamento per le gare chiesto dalla Ue. A seguire un’analisi su un tema drammatico, quello del lavoro povero. Per la rubrica sulle cripto, raccontiamo l’attivismo di Australia e Hong Kong sui fondi Eft.

Buona lettura

Con l’Australia e Hong Kong aumenta la pattuglia di fondi Etf sulle cripto

di Marco Franchi

Continua ad aumentare il plotone degli Etf, i fondi comuni di investimento passivo, sul prezzo spot del Bitcoin e di altre criptovalute. Secondo Bloomberg, la Borsa australiana Asx dovrebbe quotare il suo primo lotto approvato di fondi negoziati in borsa spot bitcoin entro la fine del 2024. Nel frattempo, domani altri sei Etf sul prezzo spot di Bitcoin ed Ether entreranno in negoziazione alla Borsa di Hong Kong.

(continua a leggere)
100 anni

Colonialismo. Breve storia: come la Palestina divenne dipendente da Israele

L’estrazione di valore a favore dell’economia israeliana, aiutata da leggi e forza militare, ha impoverito i palestinesi e li ha messi alla mercé del “vicino”

di Clara Mattei

Concessioni

Balneari, il governo (ri)prende tempo: un’estate di ricorsi

L’esecutivo non vara il regolamento per le gare chieste dall’Ue e s’inventa una nuova mappatura delle coste: la prima, che negava la necessità dei bandi, era stata bocciata da Bruxelles

di Leonardo Bison

Il documento

Il lavoro povero impoverisce pure il Paese (e la democrazia)

È la crisi dei salari, con l’Italia maglia nera in Europa, che dissangua anche le casse pubbliche e si riflette nei tagli al welfare

di Emiliano Manfredonia*

Il bancomat delle corsie

Riforma autostrade. Secondo me la proposta di Salvini è buona e vi spiego perché (in breve)

L’ipotesi ministeriale di riforma delle autostrade ha suscitato l’opposizione da parte dei grossi concessionari (il che potrebbe essere una buona notizia), ma anche perplessità da parte dell’Autorità di regolazione del settore (Art), che certamente avrebbe tutti i motivi di ribadire il proprio ruolo se non fosse stata adeguatamente consultata. Tuttavia, nel merito, quell’ipotesi ha diversi […]

di Marco Ponti

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