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29 Giugno 2020
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Torna la nostra Newsletter tematica dedicata all’economia (il programma generale delle newsletter lo trovate qui). Ogni lunedì vi offriremo il nostro inserto, ma con qualcosa in più.
Innanzitutto, grazie a una collaborazione, pubblichiamo la traduzione italiana di un’inchiesta del Financial Times sull’ascesa e caduta dell’amministratore delegato della Parmalat tedesca. Non per esterofilia, ma per mettere a disposizione un punto di osservazione obbligato per chi si occupa di economia.
La lettura per oggi non è solo riservata agli abbonati al Fatto Quotidiano, che ancora una volta ringraziamo per la fiducia che ci hanno accordato, ma renderemo disponibili tutti i contenuti. Lo faremo in futuro, ma parzialmente, per i sostenitori del sito ilfattoquotidiano.it e gli abbonati alla piattaforma Loft.
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L'amministratore delegato della Parmalat tedesca, finita in crack, è stato arrestato dopo la scoperta di un buco di 2 miliardi. Tra paura di volare e finanziamenti alla destra austriaca, fino al crollo del "castello di carta" che aveva creato con "una frode elaborata e sofisticata".
di Dan McCrum e Olaf Storbeck
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Sos ambiente
In testa - Arcelor, ma anche Eni e Italcementi. L’Italia ne dà 18 l’anno, ma è l’unica che li censisce e vuol ridurli. Sforzi inutili senza una tassa europea
di Maria Maggiore
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Gli impianti - Pagati per restare in vita
di Ma. Ma.
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Non c’è nulla di più costante nella vita pubblica italiana dell’inchino agli interessi privati di Pietro Salini. Matteo Renzi ce lo ha insegnato. Come gli abitanti di Königsberg regolavano gli orologi in base alla camminata giornaliera di Kant, così i nostri politici regolano le stagioni delle “sburocratizzazioni” sui desiderata dei grandi costruttori. Venerdì è toccato […]
di Carlo Di Foggia
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Guerra delle multi-utility
Sospesa l’integrazione con AEB, ora sono a rischio affari simili che la Spa di Milano e Brescia sta realizzando in Veneto e Lombardia
di Marco Palombi
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Da mercoledì 1° luglio viene archiviato il bonus di 80 euro e scatta il taglio del cuneo fiscale, vale a dire la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la busta paga netta ricevuta. Sedici milioni di lavoratori dipendenti pubblici e privati con redditi fino a 40mila euro prenderanno fino a […]
di Patrizia De Rubertis
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Equivoci
L’aumento della spesa pubblica senza redistribuzione è un regalo alle classi agiate pagato da tutti. L’economia va orientata, o sarà l’era delle grandi plutocrazie democratiche
di Giuliano Garavini
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Idee contro la crisi
Se i partiti non producono più cultura e programmi non è detto che l’attività debba andare in soffitta. Il Forum Diseguaglianze Diversità questo compito se lo è caricato sulle spalle e ora lo deposita in un volume curato da Fabrizio Barca, che del Fdd è il coordinatore, e dall’economista Patrizia Luongo. Si tratta di un […]
di Salvatore Cannavò
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