Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico: oltre agli articoli del nostro inserto, ecco in esclusiva un’inchiesta del Financial Times sul nuovo lato social dei boss, che sfruttano la Rete per diffondere i loro messaggi.
Buona lettura e buon anno!
Financial Times. Il lato social dei boss: così le mafie diffondono il loro messaggio
Di Miles Johnson
A un osservatore casuale sarà sembrata solo una delle tante pagine Facebook che dispensava aforismi motivazionali (insieme a qualche occasionale minaccia). Invece “Onore è dignità”, 18 mila “mi piace”, era un vero e proprio esercizio di “social media branding” realizzato da un mafioso italiano.
Per cinque anni, prima di finire in carcere nel 2017 con una condanna a 30 anni, il capo ‘ndranghetista Vincenzo Torcasio, di Lamezia Terme, si è meticolosamente costruito un consistente seguito online, attraverso un improbabile mix di immagini kitsch di rose e di cuori, citazioni dello scrittore Paulo Coelho e occasionali perle di saggezza gangster.
In alcuni post se la prendeva con le regole carcerarie dello Stato italiano contro la mafia. In altri pubblicava immagini di grandi somme di denaro scrivendo “quando ci sono di mezzo questi non ci si può fidare di nessuno”.
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