Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, oltre agli articoli del nostro inserto dedicato ai temi del lavoro e della precarietà, un’analisi del Financial Times sull’andamento del prezzo del gas, ora in discesa in Europa. Ma secondo gli esperti una nuova crisi potrebbe essere dietro l’angolo. Per la rubrica sulle criptovalute, Nicola Borzi ci parla delle prime condanne per insider trading nel settore delle monete virtuali.
Buona lettura
FT: i prezzi del gas in Europa ai minimi dal 2021. “Fortuna, ma potrebbe non durare”
di Shotaro Tani e David Sheppard
I prezzi del gas in Europa sono scesi ai livelli più bassi dall’inizio della crisi energetica, aumentando le speranze di una ripresa economica più forte in conseguenza dell’alleggerimento del costo dell’energia. Sul listino TTF il metano ha raggiunto un minimo di 35,20 euro al megawattora venerdì scorso, livello che non si vedeva da luglio 2021, quando la Russia ha cominciato a stringere i rubinetti dei gasdotti verso l’Europa in vista dell’invasione dell’Ucraina. A chiusura di seduta il prezzo è leggermente risalito, attestandosi a 35,95 euro.
L’estate scorsa il gas sul TTF aveva superato i 340 euro al megawattora, dopo che la Russia aveva ridotto drasticamente le esportazioni di gas verso l’Europa. Questo aveva fatto esplodere le le bollette energetiche e scatenato al corsa dell’inflazione. La discesa verso i 35 euro/mwh rafforza negli analisti l’idea che i prezzi dell’energia stiano tornando alla normalità. Nel frattemop l’Europa è riuscita con successo a differenziare le forniture di gas e ha accelerato sulla diffusione delle energie rinnovabili, oltre ad aver beneficiato di un inverno mite che ha intaccato poco i magazzini di stoccaggio del gas.
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