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1 Luglio 2022
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.
Buona lettura
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Post Roe
La decisione della Corte Suprema sta ancora generando proteste di piazza, mentre i pro-life continuano a esultare. Eppure, tutta questa attenzione all'infanzia non c'è: nel 2020, oltre 1,5 milioni di minori nelle scuole pubbliche risultavano homeless; 13 milioni quelli in stato di “insicurezza alimentare”
di Chiara Basso
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Lettera da Tokyo
A margine del vertice Nato, si è tenuto un trilaterale con Stati Uniti e Corea del Sud, per contrastare le manovre aggressive della Cina e per un eventuale e imminente test nucleare da parte di Kim Jong-un. Intanto, nel Paese che brucia, hanno inventato le mascherine che rinfrescano
di Fabiola Palmeri
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Lettera da Madrid
I retroscena dei giornali spagnoli sul summit Atlantico nella capitale spagnola, con dettagli sulle compagne dei leader. Intanto Sanchez accoglie navi militari e promette l'aumento della spesa militare
di Alessia Grossi
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Lettera da Parigi
Da oggi la presidenza del Consiglio europeo passa alla Repubblica ceca. La stampa francese fa un bilancio in chiaroscuro dei sei mesi: male la “minimum tax” al 15% sulle multinazionali; bene la direttiva sul salario minimo e la fine del motore termico entro il 2035. Intanto, in patria, il presidente ha perso la maggioranza assoluta e le opposizioni sono in trincea
di Luana De Micco
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Lettera da Mosca
Il comando del raggruppamento delle forze meridionali passa al colonnello generale Sergey Surovikin, un passato di sangue, misteri e assoluzioni sospette (da Eltsin alla Cecenia)
di Michela A.G. Iaccarino
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Lettera da Ankara
Per l'autocrate turco è stata una settimana di risultati, quella conclusa con il summit dell'Alleanza Atlantica di Madrid. Mentre le richieste di estradizione di curdi e oppositori “gulenisti” da Stoccolma e Helsinki potrebbero non essere esaudite, la fine dell'embargo sulle armi americane è concreto e apre la strada a una stretta autoritaria
di Roberta Zunini
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