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10 Dicembre 2021
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.
Buona lettura
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Lettera da Tokyo
Nonostante le pressioni interne il premier non ha una linea chiara nei confronti di Pechino, mentre gli alleati Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Canada e Gran Bretagna hanno già annunciato il boicottaggio dei Giochi Invernali
di Fabiola Palmeri
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Venti di Guerra Fredda
Gli Usa hanno assicurato che non invieranno truppe. La Russia ha ribadito che non vuole basi militari Nato, e vuole evitare qualsiasi tipo di espansione dell’Alleanza e l’uso di nuove tecnologie militari in quella che era una volta la sua sfera di influenza
di Michela AG Iaccarino
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Lettera da New York
La redistribuzione è conseguenza dei risultati del censimento americano, un appuntamento che si verifica solo una volta ogni dieci anni. Lo Stato guidato da Greg Abbott ha gonfiato la quantità di zone a maggioranza bianca nonostante il 95% della crescita della popolazione sia stato determinato da comunità di colore. Motivo per cui si è beccato una causa dal Dipartimento di giustizia
di Chiara Basso
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Lettera da Londra
L’Alta Corte di Londra ha concesso l’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti, dove rischia decine di anni di carcere. Le dure accuse di Stella Morris. Intanto il premier Johnson è sempre più nel mirino per le bugie raccontate, l'ultima sul rifacimento degli interni di Downing Street, pagati (a sua insaputa!) da un ricco finanziatore del partito
di Sabrina Provenzani
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Lettera da Ankara
La Turchia affronta le conseguenze delle decisioni politiche del premier turco, prima fra tutte la scelta di imporre alla banca centrale una pesante svalutazione della valuta nazionale. Crescono le frizioni con l'Europa sul tema dei diritti umani
di Roberta Zunini
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Lettera da Parigi
Il contagio esplode tra i più giovani: il governo chiude le discoteche per quattro settimane e consiglia lo smart working. Decollano i numeri della terza dose. Intanto, si delineano i giochi in vista del voto per l'Eliseo: Valérie Pécresse può ambire al ballottaggio contro Macron. Zemmour si prende la scena e la sinistra rimane a mani (e urne) vuote
di Luana De Micco
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