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18 Novembre 2022
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.
Buona lettura
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Lettera da Mosca
Un soldato semplice si nasconde per cinque mesi, fino a varcare i confini dell'Ue. Adesso racconta gli orrori commessi dal suo esercito: faceva parte di una delle divisioni accusate di aver compiuto crimini di guerra contro i civili a Bucha e Andriivka
di Michela A.G. Iaccarino
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Lettera da Tokyo
Il lancio di razzi continua senza sosta. L'ultimo, secondo la ministra degli esteri nordcoreana Choe Son Hui, è stato lanciato come risposta al vertice che si è svolto domenica scorsa nella capitale cambogiana di Phnom Penh, fra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone
di Fabiola Palmeri
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Lettera da New York
Solo a novembre, oltre 35 mila tech workers di 72 società sono stati cacciati, andando a ingrossare le fila dei 120 mila sfortunati già costretti a mollare il posto nello stesso settore quest’anno. Tutto a vantaggio del social di Pechino
di Chiara Basso
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Lettera da Parigi
Le persone sbarcate dopo il braccio di ferro con l'Italia sono state trattenute troppo a lungo e ne sono poi state respinte 123 su 234. In molti accusano il governo di “violazione dei diritti umani”. E la stampa pubblica le terrificanti richieste di soccorso (ignorate) dei migranti morti nel canale della Manica nel novembre 2021
di Luana De Micco
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Lettera da Ankara
La lettera dell’avvocato Selahattin Demirtaş dalla prigione dov'è rinchiuso (condannato a 142 anni), fornisce una lettura diversa dell'attentato di Istanbul in cui sono morte sei persone
di Roberta Zunini
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Lettera da Madrid
Abolisce la distinzione tra abuso e aggressione sessuale. Ma il governo non ha previsto un periodo di transizione: questo significa che è retroattiva e i condannati possono chiedere una revisione della pena. Sanchez tace (per l'imbarazzo?)
di Alessia Grossi
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