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19 Novembre 2021
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.
Buona lettura.
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Lettera da Londra
La lista d’attesa per gli interventi ha quasi raggiunti i 6 milioni di persone, i medici sono allo stremo (anche perché con la Brexit sono rimasti in pochi). Ma il dibattito politico verte soltanto attorno agli scandali dei Conservatori, e giornali e opinione pubblica gli vanno dietro
di Sabrina Provenzani
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Lettera da New York
Dal luglio 2020 al luglio 2021, tre quarti degli appartamenti lasciati vacanti da chi se n’era andato per la pandemia sono stati rioccupati. Ma parliamo di quartieri ricchi, dove case con una sola camera da letto sono arrivate a costare oltre 3.000 dollari
di Chiara Basso
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Lettera da Tokyo
La percentuale delle persone che hanno ricevuto le due dosi è pari al 75,5% sul totale dei 126 milioni di abitanti e i casi riscontrati sono 204 in tutto il Paese. Ma le autorità sono pronte a un nuovo piano di restrizioni (simile al nostro green pass) in caso di nuova ondata
di Fabiola Palmeri
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Lettera da Parigi
Il numero di contagi giornalieri supera i 20.000 e ci si aspetta il picco (entro gennaio) di mille ricoveri al giorno. Ma le autorità puntano ancora sulle vaccinazioni, sperando di raggiungere i molti scettici. Sul fronte politico, Zemmour – sgradito all'estero – perde un punto nei sondaggi
di Luana De Micco
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Lettera da Mosca
Nel luglio dello scorso anno in città furono arrestati 32 appartenenti alla “compagnia Wagner”, che aveva sul territorio già un centinaio di uomini in stato operativo. Nessuno lo sapeva, neanche le forze di Lukashenko, ma erano diretti a Istanbul. La verità si scopre solo ora grazie ai servizi ucraini
di Michela A.G. Iaccarino
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Lettera da Ankara
Erdogan ha imposto alla Banca Centrale Turca di tagliare ancora una volta in pochi mesi i tassi di interesse. Oltre agli studenti sono scesi in piazza anche migliaia di lavoratori e il leader nazionalista di estrema destra, Devlet Bahceli, ha esortato i lupi grigi (il braccio armato del suo partito, Mhp) a prepararsi a combattere
di Roberta Zunini
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