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21 Ottobre 2022
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.
Buona lettura
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Lettera da Londra
Per ora in pista ci sono Rishi Sunak, il preferito dai parlamentari, l’eterno Boris Johnson, che si sta vendendo il ritorno come l’unica via per salvare il partito dall’evaporazione, e Penny Mordaunt, che potrebbe essere il compromesso vincente fra fronde sempre più incattivite. Lite con l'Italia per la copertina dell'Economist
di Sabrina Provenzani
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Lettera da Tokyo
Il premier Kishida Fumio incontra a Perth l'omologo australiano Antony Albanese: obiettivo, la strategia comune per difendere l'area dell'Indo-Pacifico. Nel Paese si va verso un aumento imponente delle spese militari, e per la prima volta dal Dopoguerra la popolazione è d'accordo
di Fabiola Palmeri
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Lettera da New York
Il candidato governatore repubblicano Zeldin, trumpiano di ferro, vuole vietare l'aborto. I sondaggi spingono i conservatori anche a livello statale, complice crisi economica e avversione a Biden
di Chiara Basso
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Lettera da Mosca
La studiosa del dipartimento studi Difesa e centro militare del King's College di Londra: "Se forzi un cessate il fuoco mentre i due lati stanno ancora combattendo, c'è un grosso pericolo che si riaccenda"
di Michela AG Iaccarino
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Lettera da Parigi
Al raduno di Parigi c'era tutta l'ultra destra (tranne Le Pen), dagli integralisti cristiani di Civitas ai monarchici di Actions française, Zemmour e il suo movimento anti-immigrazione Reconquête!. "Lo Stato mi ha ucciso", urlavano brandendo la foto della piccola. E inneggiando alla pena di morte
di Luana De Micco
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Lettera da Ankara
Il partito della Giustizia e Sviluppo, AKP, cala nei sondaggi mentre l'autocrate vara una stretta ulteriore dell'informazione nel Paese e insiste nel tradizionalismo dei costumi. Ma stavolta sembra difficile imbrigliare una popolazione che sempre più vuole vivere in una società aperta
di Roberta Zunini
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Lettera da Madrid
Mentre la maggioranza balla sulla manovra economica, il Paese ha già fornito armamenti per 60 milioni di euro all'Ucraina. Ora proseguirà l'impegno addestrando i militari
di Alessia Grossi
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