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29 Ottobre 2021
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.
Buona lettura.
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Lettera da New York
Il presidente non è riuscito nemmeno a raggiungere un accordo all’interno del suo partito: i politici, anche dem, hanno tra i loro finanziatori società che rientrano nella lista di chi non si vuole impegnare a tagliare l’utilizzo di energia di origine fossile. Intanto c'è attesa per il pronunciamento della Corte Suprema, chiamata a esprimersi sulla legge texana contro l'aborto
di Chiara Basso
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Lettera da Mosca
Gli americani chiamano Nobelium, come un elemento chimico, la “persistente minaccia avanzata” riconducibile al Svr, servizio di intelligence internazionale nato nel 1991 mentre il primo direttorato del Kgb moriva. Dall'ex Urss arriverebbe il 58% del totale di tutti i tentativi di sabotaggio virtuale
di Michela A.G. Iaccarino
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Lettera da Tokyo
La figlia del principe ereditario Akishino e suo marito (che hanno dichiarato il loro amore in conferenza stampa) hanno dovuto affrontare anni di critiche e intrusioni da parte dei familiari e dei media. Alla fine andranno a vivere a New York. Per salvarsi, la reggenza imperiale dovrebbe aprire alla linea di successione femminile: l'85% dei cittadini è favorevole, ma il governo è conservatore
di Fabiola Palmeri
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Lettera da Parigi
In piena ripresa dell'epidemia (e con l'arrivo dell'inverno la situazione potrebbe peggiorare) gli ospedali francesi contano il 20% di posti letto in meno. Uno su cinque è stato chiuso per mancanza di personale
di Luana De Micco
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Lettera da Ankara
Si prevede che il tasso di inflazione raggiungerà il 18,4 per cento entro la fine del 2021. La Banca centrale non è più autonoma, dopo la stretta sulla dirigenza voluta dal presidente. La revisione è dovuta principalmente all'aumento dei costi dell'importazione, soprattutto di gas e petrolio
di Roberta Zunini
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Lettera da Londra
Le premesse della Cop26 non sono favorevoli: il mondo si trova a fare i conti con una carenza globale di energia che ha portato paesi come la Cina (e non solo) ad aumentare il ricorso al carbone per far riprendere rapidamente l’economia
di Sabrina Provenzani
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