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3 Giugno 2022
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter internazionale dai contenuti inediti. Qui trovate alcune “cartoline” dalle principali capitali mondiali che vi raccontano quello che sta succedendo, quello che vi siete persi, quello che potrà succedere. Fatto inedito nella stampa italiana, le lettere sono siglate tutte da giornaliste.
Buona lettura
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Lettera da New York
Il Paese sta ancora piangendo i 19 bambini e i due insegnanti uccisi nella scuola elementare di Uvalde, in Texas. Solo da gennaio, il fuoco è stato aperto oltre 200 volte. Adesso in molti fanno pressione per modificare o controllare meglio la vendita di armi, ma la potente lobby del settore non permetterà modifiche legislative
di Chiara Basso
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Lettera da Tokyo
Shigenobu Fusako, la 76enne fondatrice dell’Armata Rossa Giapponese (JRA), è stata liberata da pochi giorni dopo aver scontato 20 anni per la sua partecipazione all’attacco contro l’ambasciata francese avvenuto in Olanda nel 1974. Tensioni con la Cina per Taiwan
di Fabiola Palmeri
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Lettera da Parigi
Dopo il “fiasco” della finale della Champions League (partita in ritardo, famiglie bloccate e cariche della polizia), occhi puntati su Francia-Danimarca. Sotto accusa il ministro dell'Interno e la sua gestione dell'ordine pubblico. E avanzano i dubbi sulla capacità di gestire le Olimpiadi del 2024
di Luana De Micco
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Lettera da Madrid
I sondaggi danno per vincente alle prossime regionali la coalizione “nascosta” di destra. Il governo pensa di allargare le maglie per l'arrivo dei migranti
di Alessia Grossi
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Lettera da Ankara
Le parole del presidente turco nel nono anniversario della protesta (Erdogan era già al potere). Sei manifestanti persero la vita nella repressione. Oggi il suo partito scende nei sondaggi e il Sultano stringe la morsa sugli oppositori: i curdi temono un anno di purghe
di Roberta Zunini
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Lettera da Mosca
Nell'enclave separatista filo-russa si sarebbe dovuto votare il 17 luglio, ma nel frattempo l'ex leader della Repubblica de facto, Anatoly Bibilov, ha perso le elezioni. Ora Tbilisi la conciliatrice vuole entrare nella Nato e nell'Unione europea. Il Cremlino tace, perché non può permettersi l'apertura di un altro fronte
di Michela A.G. Iaccarino
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