Sul Fatto di domani in primo piano nuovamente il Covid: alla luce dei numeri degli ultimi giorni, cercheremo di capire quanti sono i pazienti realmente intubati nelle terapie intensive (e quanti quelli in rianimazione). Analizzeremo le misure contenute nel nuovo Dpcm, mentre Selvaggia Lucarelli commenterà l’assurdo modo in cui se n’è iniziato a parlare ancora prima della sua approvazione.
Il nostro Focus sarà dedicato alla scuola: a un mese dalla riapertura come procede il tracciamento negli istituti? Come si sta muovendo il ministero e quale l’operatività delle Asl, anche rispetto alle nuove indicazioni del Cts?
Le pagine della Politica si occuperanno, invece, del M5S, degli Stati generali e delle “comunarie”, con un occhio particolare alla corsa per il Campidoglio.
In Economia, Marco Lillo tornerà sul caso Eni-Nigeria, alla luce della scelta della Corte di Montecarlo che si rifiuta di consegnare alcuni importanti documenti alla Procura di Milano.
Le pagine degli Esteri racconteranno il peso della “collective delusion” QAnon dentro l’estrema destra tedesca. Andremo, inoltre, in Polonia: dopo un’indagine durata due anni del servizio anti monopolio, Varsavia multa Gazprom per 7,5 miliardi di dollari in merito al gasdotto Nord Stream 2.
La sezione Radar ospiterà un intervento di Gad Lerner sugli attacchi al Papa.
Nel Secondo Tempo, infine, scopriremo quali sono gli esordienti su cui punta l’editoria italiana per l’autunno 2020.
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Oltre l’edicola, gli articoli di Un Fatto in più. E se ve le siete perse, ecco le notizie della giornata.
Sono 4619 i nuovi positivi al coronavirus, ma nella giornata di ieri sono stati eseguiti soltanto 85 mila tamponi. I dati che preoccupano riguardano le vittime (+39), i malati ricoverati con sintomi (+302) e i contagiati finiti in terapia intensiva (+32). Il premier Conte esclude un nuovo lockdown nazionale ma spiega: “Se sale la curva dei contagi, ok a misure circoscritte”. Gli altri Paesi europei in massima allerta:la Francia e la Gran Bretagna. Addio al papà di Totti.
Chiusa l’indagine per caporalato sui rider. Nelle carte anche le frasi di una manager di Uber Italy, circa il metodo di reclutamento e le modalità di lavoro organizzate dalla stessa filiale italiana del gigante della gig economy. Il 29 maggio l’azienda è stata commissariata dal Tribunale di Milano per caporalato con un provvedimento senza precedenti. Così parlavano ai fattorini.
In un documento di 385 pagine destinato agli associati, si delineano le strategie d’intervento: semplificare i licenziamenti, sanità come politica industriale, scuole che formano dipendenti. Idee curiose sullo smart working e una nuova concezione dei lavoratori: collaborativi, partecipativi (a senso unico) e non antagonisti.
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