Sul Fatto di domani vi mostreremo alcuni dei volti di chi voterà No al referendum sul taglio dei parlamentari, da Bobo Craxi a Cirino Pomicino, da Pierferdinando Casini a molti giornalisti, mentre registreremo il Sì di tanti parlamentari del Pd. Sul fronte Covid, oltre alle mascherine a scuola, ci occuperemo di Silvio Berlusconi, risultato positivo. Domenico De Masi sarà invece l’autore di un interessante Focus sul reddito di cittadinanza. Oggi è poi il giorno dell’incontro tra Atlantia e Cdp per la vendita di Autostrade: ieri la notizia – apparsa su alcuni giornali – di una valutazione di undici miliardi ha fatto schizzare in borsa il titolo che fa capo ai Benetton. Gli Esteri intervisteranno Kenneth Roth, direttore di Human Rights Watch, sul caso Assange. Selvaggia Lucarelli prova a immaginare come diventerebbe la Toscana in caso di vittoria della leghista Ceccardi. Nel Secondo Tempo, naturalmente, il ricordo dello scomparso Philippe Daverio dalla penna di Luca Sommi.
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Oltre l’edicola, gli articoli di Un Fatto in più. E se ve le siete perse, ecco le notizie della giornata.
Il leader di Forza Italia è stato “sottoposto al tampone dopo essere stato in Sardegna”, ha comunicato il suo medico Alberto Zangrillo. E’ asintomatico e in isolamento domiciliare. Durante il suo soggiorno in Costa Smeralda, l’ex cavaliere aveva incontrato anche l’imprenditore Flavio Briatore, anche lui risultato positivo la scorsa settimana e ricoverato per alcuni giorni al San Raffaele.
I dati della Protezione civile: risalgono i contagi, 1326 i nuovi positivi, sei le vittime. Crescono i tamponi (oltre centomila), ma anche i ricoveri in terapia intensiva.
In attesa che la direzione dem prenda una posizione ufficiale sul referendum, alcuni deputati hanno organizzato un convegno alla Camera per schierarsi a favore della riduzione. Tra i presenti, l’ex segretario Maurizio Martina, Stefano Ceccanti e l’eurodeputata Elisabetta Gualmini. A Montecitorio si discuterà di legge elettorale e correttivi il 25 e 28 settembre.
I test tossicologici sul sangue del dissidente russo – ricoverato in coma all’ospedale Charité di Berlino – hanno riscontrata la presenza di un agente nervino chimico appartenente al gruppo Novichok. L’esecutivo di Berlino ha ribadito la sua “condanna” a questo attacco “nel modo più severo. Il governo russo è chiamato a fare chiarezza con urgenza”. Alle richieste della comunità internazionale aveva risposto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov.In un primo momentoi medici russi avevano respinto l’ipotesi dell’avvelenamento.
Cartacanta – Il Quiz, il programma di Travaglio e Lucarelli
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