Sul Fatto di domani torneremo sulla legge elettorale (il nostro appello contro le liste bloccate ha superato le 18 mila firme): vi racconteremo come funziona nel resto del mondo e quanti sono i paesi (pochi) in cui i cittadini non possono scegliere i propri rappresentanti. Sembra, invece, che tra i nostri politici stia tornando la “vocazione maggioritaria”.
Ne parleremo con il presidente della Camera, Roberto Fico, in un’ampia intervista che toccherà naturalmente le tensioni esplose nei 5Stelle. Silvia Truzzi dialogherà invece con Paolo Mieli, uno di quelli che “in autunno arriverà l’Apocalisse” e invece…
Restando in politica, il nostro Focus sarà dedicato a tutti lati oscuri del Veneto di Zaia, che tra l’altro si porta in consiglio una ventina di impresentabili.
Ancora una volta sarà ampio lo spazio dedicato al Covid, tra il caso stadi e i casi europei che ci circondano ma – per adesso – sembrano toccarci poco.
L’economia avrà una notizia bizzarra: i riders guadagnano di più se usufruiscono dei congedi sindacali.
Negli Esteri vi racconteremo chi sono gli attentatori di Parigi, che stamattina hanno ferito due persone nei pressi della vecchia sede di Charlie Hebdo.
Infine ritorna, come ogni sabato, l’appuntamento con l’inserto culturale Che c’è di bello.
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Oltre l’edicola, gli articoli di Un Fatto in più. E se ve le siete perse, ecco le notizie della giornata.
Un uomo armato di mannaia ha colpito due persone nei pressi dell’agenzia Premières Lignes Television. L’edificio è lo stesso in cui, nel 2015, si trovava la sede di Charlie Hebdo. Fermato poco dopo il presunto assalitore, un ragazzo di 18 anni pregiudicato per reati comuni, e un secondo sospettato, di origine indo-pakistana. I due feriti non sono in pericolo di vita. A Parigi è in corso il processo per la strage di cinque anni fa e poco prima dell’avvio delle udienze il giornale aveva ripubblicato le vignette su Maometto.
L’accusa nei confronti del cardinale Angelo Becciu è durissima. Secondo L’Espresso, l’allora sostituto della Segreteria di Stato – a cui ieri Papa Francesco ha chiesto di dimettersi da prefetto della Congregazione delle cause dei santi e di privarlo dei diritti del cardinalato – ha dirottato i soldi dell’8xmille e dell’Obolo di San Pietro in direzione di suoi familiari: 700 mila euro in tre tranche alla coop di Ozieri (Sassari) il cui titolare e rappresentante legale è il fratello Tonino. La difesa di Becciu al fattoquotidiano.it.
Il 27 marzo Roberta Dini spiegava al fratello Andrea, patron di Dama spa, che l’assessore lombardo Cattaneo “sembra sia molto attivo nell’approvvigionamento”. E’ uno dei messaggi riportati negli atti dell’inchiesta milanese sulla fornitura di camici e altri dispositivi di protezione per mezzo milione di euro assegnata il 16 aprile proprio all’azienda di Dini. La Procura milanese: “Diffuso coinvolgimento di Fontana”.
I dati della Protezione civile: 1912 i nuovi positivi (il numero più alto dalla fine del lockdown), venti le vittime. De Luca: “Se i contagi non scendono chiudo tutto”.
Torna stasera su Nove Accordi&Disaccordi, il programma di Andrea Scanzi e Luca Sommi, con la partecipazione di Marco Travaglio. Ospite della terza puntata, Massimo Cacciari.
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