Sul Fatto di domani torneremo sulla legge elettorale (la nostra petizione contro le firme bloccate ha superato le 40 mila firme) con un bestiario dei nominati, cioè quelli che ci siamo dovuti sorbire: i vari Ghedini, Razzi e Scilipoti. Ospiteremo poi un’intervista al ministro Bonafede, che dice la sua anche sugli Stati generali del M5S, e un intervento sempre sui 5S di Barbara Spinelli.
Ampia la pagina dedicata al Covid, dove vi proporremo uno studio che analizza i vari scenari dei prossimi mesi, con e senza mascherina, e un dossier sugli errori dei nostri vicini.
L’economia dedicherà il Focus allo smart working, per analizzare problemi e opportunità che si presentano per dipendenti e datori di lavoro.
Il nostro Antonio Massari, invece, nelle pagine di cronaca ci racconterà cosa sta accadendo alla Procura di Perugia, dopo lo stop di Cantone alle indagini sul caso Suarez.
Gli esteri andranno in Austria, ora nel mirino delle spie turche anti-curdi.
L’intervista della domenica nelle pagine del Secondo Tempo è alla regista Maria Sole Tognazzi.
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Oltre l’edicola, gli articoli di Un Fatto in più. E se ve le siete perse, ecco le notizie della giornata.
Non ci sono le condizioni epidemiologiche e non ci saranno fino a quando non si capirà l’andamento della curva post-apertura delle scuole, quindi almeno fino a metà ottobre: lo ha ribadito il Comitato tecnico scientifico, bocciando le linee guida approvate dalle Regioni, con le quali si era schierata la Serie A, che ieri ha comunque ottenuto la diminuzione del numero di tamponi ai giocatori. Conte: “L’Italia riparte solo se riparte la scuola”. (video)
Il leader della Lega sul palco di una manifestazione a Formello, in provincia di Roma, aveva ammesso di non stare bene (video). Il medico gli aveva consigliato di stare a casa. Poi la smentita: mai avuta la febbre, il tampone è negativo. Berlusconi invece vuole tornare in ospedale.
I dati della Protezione civile: 1869 i nuovi positivi, 17 le vittime. Zingaretti: “Nuovo lockdown? Se non rispettiamo le regole finiamo lì”
Al presidente (e a quello dell’Inail Franco Bettoni) è stato riconosciuto il raddoppio di stipendio da un decreto interministeriale del 7 agosto: da 60 a 150 mila euro annui. Aumento previsto da una legge del 2019. Tridico, che ancora non ha reso noti i nomi dei parlamentari che hanno preso il bonus da 600 euro, ha smentito però la notizia di un adeguamento degli arretrati. Di Maio chiede chiarimenti, Salvini le dimissioni.
Accordi&Disaccordi, Cacciari: “Meloni non ha i numeri a livello nazionale, si candidi a sindaco di Roma”.
Accordi&Disaccordi, Travaglio: “La ‘crisi identitaria’ evocata da Di Battista? Non esiste”.
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