Sul Fatto di domani faremo il punto sui numeri del contagio con la mappa dei territori dove il virus è fuori controllo. Poi racconteremo la “deportazione” dei medici anestesisti lombardi nell’ospedale Covid della Fiera di Milano. I camici bianchi sono pronti allo sciopero, se la Regione di Attilio Fontana li obbligasse al trasferimento.
Intanto, il Parlamento discute sulle misure per arginare la pandemia. E, al solito, non mancano gli onorevoli “cazzari”, pronti a cavalcare il virus per un punto di consenso. Però si muove l’Europa. È in corso il vertice Ue per un fronte comune contro la pandemia, e anche la Bce di Christine Lagarde prepara la sua mossa a sostegno dei mercati. Nella sezione Radar Barbara Spinelli ci racconterà la Francia in lockdown.
Ma nemmeno il Covid placa la polemica sui vitalizi. Vi spiegheremo il via libera della giunta del Senato ad Augusto Minzolini: così l’ex parlamentare e direttore del Tg1 punta a incassare l’onorevole pensione.
L’Economia analizzerà il rapporto annuale dell’Inps, con il rendiconto dettagliato delle spese per il Covid i numeri sui “furbetti” della cassa integrazione. Un terzo delle aziende ha incassato il sussidio senza alcun calo di fatturato, secondo l’ente previdenziale.
Il nostro Focus sarà dedicato al caso Bibbiano, perché domani si terrà l’udienza preliminare che potrebbe aprire le porte a un processo. Selvaggia Lucarelli firmerà il ritratto dello psicoterapeuta Claudio Foti.
Gli Esteri ci racconteranno l’attentato nella cattedrale di Nizza, dove tre persone sono state uccise da un killer armato di coltello. Raccoglieremo l’opinione di Gérard Biard, redattore di Charlie Hebdo. Di seguito ne trovate un’anticipazione.
Il nostro Marco Lillo ci svelerà nuovi retroscena sul caso Consip e Tiziano Renzi, con gli incontri e le manovre del babbo di Matteo, nel giorno in cui sono stati rinviati a giudizio l’ex maggiore del Noe, Giampaolo Scafarto, e il colonnello dell’Arma, Alessandro Sessa.
Il Secondo Tempo, infine, ci porterà sul set dell’ultimo film di Sophia Loren, con cui l’attrice punta all’Oscar.
Ancora drammatici i numeri dei contagi: nelle ultime 24 ore sono stati 26.831 su 201mila tamponi effettuati. Preoccupanti i dati dei ricoveri: +983 e altre 115 persone sono finite in terapia intensiva. Le vittime sono state 217. La Lombardia fa segnare per il secondo giorno consecutivo oltre 7mila casi accertati, quasi la metà in provincia di Milano. Sfondata quota 3mila in Campania. La Fondazione Gimbe: “Subito chiusure locali”. Il rapporto Inps: “Tenere aperti i settori essenziali durante il lockdown è costato 13mila morti”.
Gerard Biard (Charlie Hebdo): “Non è una guerra di fede, ma contro la democrazia”
di Luana De Micco
“Ci vogliono far credere che questa è una guerra di religione. Si attaccano le caricature di Maometto. Ieri è stata colpita una chiesa. Ma questo non è uno scontro tra credenti e non credenti. È una battaglia tra totalitaristi e democratici. L’offensiva islamista che viviamo oggi ha un carattere strettamente politico ed è iniziata trent’anni fa, quando l’ayatollah Khomeini lanciò la fatwa contro Salman Rushdie. Anche oggi sono dei capi di Stato a condurla. E nelle mani di totalitaristi come il presidente turco, Erdogan, la religione è un formidabile strumento di strumentalizzazione. Lo denunciamo da tempo”. Gérard Biard è il capo redattore di Charlie Hebdo, il giornale satirico attaccato nel 2015 dai fratelli Kouachi.
Da giorni Erdogan attacca Macron perché difende la libertà di blasfemia. Gli ha dato del malato mentale e ha chiesto di boicottare il made in France…
Il suo è un atto di guerra. Per ragioni geopolitiche e interne, Erdogan vuole imporsi a guida dei musulmani e a pascià ottomano. Diciamo le cose come stanno: il suo non è altro che un tipo di fascismo religioso. Per anni ha tentato di passare come un islamista moderato. Ma già nel 1997, da sindaco di Istanbul, disse: ‘Le moschee sono le nostre caserme, i minareti le nostre baionette’. Il colpo di Stato mancato del luglio 2016 gli ha permesso di fare una purga gigante e oggi si rivela per quello che è davvero.
Mercoledì avete pubblicato in copertina una vignetta su di lui, che ha minacciato misure giudiziarie contro di voi…
Non vedo bene cosa potrà fare. La legge francese autorizza a prendere in giro chiunque, anche il presidente della Repubblica. Ma fa parte della sua strategia. Istiga chi crede in lui ad agire, e sono tanti. Nella notte tra martedì e mercoledì abbiamo ricevuto un miliardo di attacchi sul nostro sito. Continueremo a fare il nostro lavoro. Non è perché ci sono attentati che bisogna cedere davanti a chi fomenta e li arma. (continua a leggere sul giornale di domani)
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