Sul Fatto di domani in primo piano ovviamente i numeri del contagio da coronavirus, divenuto inarrestabile. Dopo l’annuncio dell’Iss secondo cui si procede a grandi passi verso lo scenario 4, andremo a capire quali sono i dati reali, provincia per provincia. Oggi i sindacati hanno trovato l’accordo con la ministra Azzolina sulle scuole che dovrebbero essere le ultime a chiudere, ma stasera la maggioranza si riunisce per parlare proprio del futuro degli studenti.
Analizzeremo poi lo studio scientifico che indica una soluzione nel lockdown per i soli anziani: ma cosa accadrebbe – si chiede Daniela Ranieri in un intervento che di seguito anticipiamo – in un Paese in cui gli over 65 vivono spesso insieme con figli e nipoti?
Il nostro Focus sarà dedicato alle opposizioni: mentre noi siamo alle prese con Salvini e Meloni, vi racconteremo cosa accade nel panorama politico del resto d’Europa.
Dalla penna di Selvaggia Lucarelli leggeremo invece un’intervista a un negazionista.
Il Covid non fa male a tutti: l’Economia ci spiegherà come (e quanto) i Big Tech abbiano guadagnato durante la pandemia. Leggeremo poi un ritratto di Lucia Morselli, la supermanager che da amministratore delegato di Ancelor Mittal è passata adesso nel Cda di Atlantia.
Gli Esteri torneranno negli Stati Uniti: a pochi giorni dal voto, capiremo quanto può essere falso il luogo comune secondo cui gli immigrati latini votano dem. E naturalmente si occuperanno del terremoto di oggi tra Grecia e Turchia.
Nel Secondo Tempo, troveremo un’intervista a Renato Zero, che esce con il secondo album della trilogia “Zerosettanta”, e poi il nostro inserto culturale “Che c’è di bello”.
Per la prima volta dall’inizio della pandemia, sono 31.084 i casi accertati, a fronte di 215mila tamponi. Un dato in forte aumento rispetto ai 26mila di ieri. 199 i morti. Oltre mille i ricoveri in ospedale, di cui altri 95 in terapia intensiva. Boom di casi in Lombardia (+8.960), seguita da Campania (3.186), Veneto (3.012), Toscana (2.765) e Lazio (2.246). L’Istituto Superiore di Sanità: “Italia verso lo scenario 4”. Ecco cosa prevede il piano anti-Covid in caso di quadro peggiore: quando e perché possono scattare restrizioni più dure. In Campania stop anche agli asili nido da lunedì.
Lockdown solo per anziani: una soluzione spietata
di Daniela Ranieri
Lo studio dell’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) condotto dal ricercatore Matteo Villa stima che, poiché l’82% dei morti per Covid ha più di 70 anni e il 94% più di 60, isolando solo le persone anziane si ridurrebbe drasticamente la mortalità, si libererebbero le terapie intensive e si eviterebbe un lockdown generale, paralizzante per la comunità e distruttivo per l’economia.
Lo studio intravede dei problemi logistici (dove isolare gli anziani che vivono coi figli?), e ne adombra di comportamentali (accetterebbero di auto-isolarsi?), ma trascura del tutto quelli antropologici ed etici.
Noi siamo un Paese di famiglie, unità sociali che in molti casi hanno permesso di sopperire alle lacune del welfare sotto i colpi della prima ondata. È vero che il contagio avviene per lo più in famiglia: persone che per tutta la primavera e l’estate hanno adottato mille accorgimenti sanitari sono venute in contatto con chi alla fine della clausura si è concesso una vita sociale più attiva, e il virus ha colpito laddove le distanze tra persone si restringono, ci si concede l’abbraccio e si cerca riparo.
Come un mantra consolatorio (e falso), da marzo ci ripetiamo che “muoiono solo i vecchi”, più fragili e soggetti ad avere malattie pregresse. Questo stride con i diktat progressisti di una società improntata alla prevenzione e alla medicalizzazione, con cui si cerca di procrastinare la morte stanando ogni possibile malattia e consentendo attraverso i farmaci di allungare l’età media. (Continua a leggere sul giornale di domani)
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