Sul Fatto di domani in primo piano ancora il Covid: per molti mesi è stato impossibile accedere al Senato. E ora sono bastati due senatori 5S positivi per chiudere Palazzo Madama. C’è poi ancora il nodo del calcio, dopo quanto accaduto al Genoa: i giocatori del Napoli risultano negativi, ma chissà per quanto il campionato potrà proseguire.
Prosegue la nostra raccolta di firme contro le liste bloccate: oltre 77 mila le adesione raccolte sul nostro sito, domani un’intervista di Silvia Truzzi al costituzionalista Ugo De Siervo.
Il Focus sarà dedicato all’economia, con tutti i soldi finiti alle imprese durante l’emergenza Covid. A proposito di “Sussidistan”, come Bonomi ha definito gli aiuti, tanto invisi agli industriali.
La cronaca tornerà sulla sentenza d’appello che ha assolto l’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, dall’accusa di collusione con i Casalesi e riporterà un’indagine romana, che va a toccare gli vertici della municipalizzata Acea. Nella sezione Radar, invece, ci occuperemo di Johnatan Galindo, il “mostro” che starebbe sfidando i ragazzini nell’ennesima challenge sui social. La figura è stata chiamata in causa dopo il suicidio di un bambino di Napoli.
Gli Esteri faranno le pulci alle affermazioni pronunciate dal presidente Trump durante il primo dibattito televisivo con lo sfidante Biden.
Nel Secondo Tempo, infine, la morte di Quino, il “papà” di Mafalda che verrà ricordato da Stefano Disegni, e la figura di Émilie du Châtelet, una delle più grandi menti del XVIII secolo, passata invece alla storia solo come la compagna di Voltaire.
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Oltre l’edicola, gli articoli di Un Fatto in più. E se ve le siete perse, ecco le notizie della giornata.
Turbato e accerchiato: così il papa viene descritto dai suoi più stretti collaboratori, dopo lo scandalo che ha coinvolto il cardinale Becciu. Secondo i pm sarebbe stato svuotato persino il conto personale di Bergoglio. Il presidente di Pax Christi: “I fedeli continuino a fidarsi di lui”.
Bene le nuove leggi anticorruzione, che però rischiano di essere ostacolate dall’eccessiva durata dei processi. Da rivedere la mancanza di leggi sui lobbisti e sul conflitto d’interessi che influenza negativamente soprattutto l’indipendenza dei media. È la fotografia scattata al sistema giuridico italiano dalla Commissione Europea. Nel primo rapporto sullo stato di diritto l’Italia viene promossa, ma Bruxelles sottolinea alcune inefficienze legate ai tempi lunghi della giustizia e alla scarsa indipendenza dei media, dovuta soprattutto al conflitto di interessi nel settore audio-visivo.
Il secondo processo d’appello per la morte, nel 2015, del ragazzo di 21 anni di Cerveteri si è concluso con la condanna dell’uomo che, hanno stabilito i giudici, ha sparato il colpo letale. Anche la moglie e i due figli sono stati condannati a 9 anni e 4 mesi con l’accusa di concorso anomalo in omicidio volontario. La madre di Marco: “La giustizia esiste” (video). La Procura aveva chiesto 14 anni per tutta la famiglia.
I dati della Protezione civile: 1851 i nuovi positivi (con 105 mila tamponi), 19 le vittime. Isolati due super anticorpi umani che bloccano il virus.
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