Sul Fatto di domani ancora in primo piano il referendum sul taglio dei parlamentari: andremo all’estero per capire come Francia, Germania e Spagna stanno affrontando ipotesi di riforma simili alla nostra. Analizzeremo uno studio dell’Istituto Cattaneo sulla reale rappresentanza parlamentare e intervisteremo la costituzionalista Angela Nicotra. A proposito di Covid e scuola, invece, vi daremo conto della decisione su trasporti e mascherine e ci occuperemo del tempo pieno, perché c’è il rischio che molti bambini non ne possano usufruire. Il Focus sarà sui tamponi rapidi: le Regioni si stanno muovendo in maniera diversa e si stanno registrando non poche difficoltà. E a proposito, ospiteremo un ritratto del governatore sardo, Christian Solinas. Faremo un punto sulla Rete unica, analizzando il memorandum sul tavolo dei cda di Cdp e Tim (alla quale potrebbe non bastare FiberCop). Gli Esteri si occuperanno dei “Patriot Prayer”, gli estremisti di destra pro-Trump protagonisti degli scontri di Portland. Luca Mercalli ci parlerà del cambiamento climatico, alla base di molte delle ultime sciagure. Infine il Secondo Tempo, con la storia illustrata del piacere femminile.
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Oltre l’edicola, gli articoli di Un Fatto in più. E se ve le siete perse, ecco le notizie della giornata.
Il ministro della Salute è intervenuto a un vertice dell’Organizzazione mondiale della Sanità: “Le scuole vanno riaperte – ha detto – ma la didattica a distanza va comunque pianificata, e sarà una risorsa da usare nel caso di nuove chiusure”. Il viceministro Sileri è invece tornato su eventuali casi di positività in aula: “La quarantena per la classe è un possibilità, ma si preferirà un tampone a tutti per un ritorno più veloce a scuola”. Mentre il virologo Crisanti chiede di “abbassare a 37,1 la soglia di temperatura per entrare in aula”.
I dati della Protezione civile: il Covid sembra frenare (ma i tamponi effettuati sono stati meno), 996 i nuovi contagi e sei le vittime. Otto pazienti in più in terapia intensiva.
“Gli elettori del M5s sanno che possono votare me come presidente e il M5s come partito: questa è l’unica strada per non indebolire il governo e salvare la Puglia”: così il governatore alla vigilia delle Regionali, per le quali i pentastellati hanno deciso di correre da soli. Un analogo invito era arrivato nei giorni scorsi dal segretario Pd Zingaretti per le Marche.
Peggiorano ulteriormente le stime dell’Istat sull’andamento del Pil italiano nel secondo trimestre 2020, cioè nel periodo in cui l’Italia è entrata in lockdown totale a causa delle misure di contenimento della pandemia. Le previsioni, corrette per gli effetti di calendario e destagionalizzate, parlano di un prodotto interno lordo in caduta del 12,8% rispetto al trimestre precedente e del 17,7% se rapportato al periodo aprile-maggio-giugno del 2019. Intanto aumentano le morti sul lavoro (in 7 mesi +19,5%) e salgono a +500% gli infortuni dei medici durante il lockdown.
Cartacanta – Il Quiz, il programma di Travaglio e Lucarelli
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