Sul Fatto di domani in primo piano ancora l’incognita chiusure. Come si sta muovendo il governo, con il resoconto dell’incontro con il Comitato tecnico scientifico, e come le Regioni più a rischio. Il tutto alla luce dei dati drammatici dei contagi da Covid. Sempre a proposito di virus ci occupiamo del governatori “macchietta”, a iniziare da De Luca: le ordinanze contraddittorie e, a volte in contrasto, fatte dai presidenti (norme che tra l’altro non arrivano mai in consiglio Regionale).
A seguire uno dei nodi più spinosi in questo momento: la scuola va verso la didattica a distanza o no? Una decisione che continua a creare tensioni nella maggioranza.
In cronaca un approfondimento sull’attuale situazione pandemica. L’Italia ha davvero il peggior andamento in Europa per quanto riguarda la curva dei contagi? I numeri sembrano indicare una realtà diversa.
Nel Focus troverete un approfondimento sulla situazione delle Rsa per anziani, dopo che a 300 pazienti contagiati è stato negato il ricovero in ospedale.
In cronaca i guai del Papeete, lo stabilimento preferito da Matteo Salvini, e di Villa Papeete di Milano Marittima: maxi-sequestro per le due società che gestiscono l’azienda. Nell’economia cosa sta succedendo a Profumo: le iniziative che sta prendendo il Monte dei Paschi dopo la condanna subita dal manager.
Negli esteri il sogno proibito dei democratici: ovvero strappare il conservatore Texas dalle grinfie dei repubblicani. Vi proporremo un reportage dallo Stato che nell’immaginario comune è tutto pistole e clandestini, ma che in realtà oggi è ben diverso. A seguire un ritratto dell’avvocato-giornalista Greenwald.
Nella sezione Radar le nostre firme, Daniele Luttazzi e Domenico De Masi (di cui forniamo un’anticipazione). Nel secondo tempo l’intervista ad Andrea Giani, a 30 anni dal primo successo mondiale della squadra di Velasco, e un ritratto di Sean Connery, scomparso a 90 anni.
Il contagio non frena e peggiora il quadro degli ospedali. Nelle ultime 24 ore sono stati i 31.758 nuovi casi di coronavirus accertati (215.886 i tamponi fatti). I pazienti deceduti sono 297, il numero più alto dal 6 maggio scorso quando furono 369. Aumenta ancora la pressione sulle strutture sanitarie con +972 ricoverati nei reparti Covid e +97 in terapia intensiva. Per quanto riguarda le regioni, la Lombardia sfiora i 9mila casi (8.919) con 73 morti, la Campania registra un nuovo aumento (3.669), così come il Piemonte (2.887), mentre l’Emilia-Romagna sfonda quota 2mila (2.046). Il governo convoca il Comitato tecnico scientifico. Boccia: “Non escludiamo chiusure in alcune zone”. Le ipotesi in campo.
Il lavoro smart è un cannibale
di Domenico De Masi
La ripresa della pandemia rende urgenti due riflessioni sul mondo del lavoro: una, più contingente, su come tamponare nell’immediato i danni provocati dai vari tipi di lockdown che si stanno adottando in Italia e nel mondo; un’altra, più radicale e di lungo raggio, su come evolverà il mercato del lavoro e cosa si dovrà fare dopo che la pandemia sarà sconfitta.
Durante questi mesi di collasso economico, alcune aziende (come quelle del settore farmaceutico e dell’e-commerce), stanno facendo affari d’oro; la maggior parte vede ridotto il proprio giro d’affari; una minoranza non esigua sta per collassare. Il riflesso complessivo sull’occupazione è comunque drammatico e può essere “ristorato” solo con rimedi parziali come la cassa integrazione, i bonus, il Reddito di cittadinanza o quello di emergenza. Ma proprio mentre si ricorre a questi rimedi tattici, occorre che si abbia la lungimiranza di impostare un piano strategico per equilibrare il mercato del lavoro quando, passata la tempesta, occorrerà ripartire secondo un programma intelligente. A quel punto i problemi recessivi creati dal Covid-19 si sommeranno a quelli processivi che già urgevano ben prima della pandemia. I problemi di vecchia data, che il coronavirus non ha eliminato ma evidenziato e acuito, derivavano soprattutto dall’irruenza del progresso tecnologico e dei suoi effetti sul lavoro. A partire dall’avvento industriale, due secoli or sono, si sono susseguite e sommate tra loro quattro ondate di questo progresso: prima le macchine automatiche come i telai, poi le macchine elettromeccaniche come le catene di montaggio, quindi le macchine digitali come i computer, ora l’Intelligenza Artificiale. (continua a leggere sul giornale di domani)
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