Sul Fatto di domani ancora in primo piano la pandemia da Covid: oltre al nuovo picco di contagi, vi daremo conto delle vittime di questa seconda ondata, più giovani rispetto ai primi mesi di comparsa del virus. Cercheremo anche di capire se gli ospedali sono pronti e quanti medici mancano, nel caso in cui la situazione dovesse ulteriormente aggravarsi. Un problema enorme riguarda i tamponi, perché le Asl non riescono a eseguire tutti quelli che sarebbero necessari e contemporaneamente i privati non sono tenuti a fornire i nomi dei positivi.
Nelle pagine della Politica, ancora un’intervista sul nostro appello contro le liste bloccate (firma qui la petizione): abbiamo sentito il costituzionalista Valerio Onida.
Il Focus sarà invece dedicato allo scontro tra i 5S e Casaleggio: tra la questioni aperte, il blog, i fondi, i dati degli iscritti, l’uso del simbolo.
Nell’Economia la paradossale notizia dell’Eni, a processo per le presunte tangenti nigeriane, che fa causa alla stessa Nigeria.
Negli Esteri ci occuperemo del Mali, per raccontarvi cosa c’è dietro la liberazione di due italiani, il missionario Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio.
Nella sezione Radar in anteprima il nuovo libro di Luca Mercalli.
Infine il Secondo Tempo, con una recensione firmata da Gad Lerner e l’inserto culturale “Che c’è di bello” con le novità da non perdere.
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Oltre l’edicola, gli articoli di Un Fatto in più. E se ve le siete perse, ecco le notizie della giornata.
Sono 5372 i nuovi positivi con quasi 130 mila tamponi effettuati, 28 le vittime. Ma preoccupano soprattutto i numeri dei ricoveri ospedalieri: 161 in più di ieri. I pazienti in terapia intensiva sono aumentati di 29 unità. “Al centro-sud potremmo andare in sofferenza in meno di un mese”, secondo gli anestesisti. L’Iss: “Evitare le aggregazioni anche al chiuso”. In Campania De Luca minaccia di richiudere tutto. Intanto la Procura di Milano apre un’inchiesta sugli acquisti regionali dei vaccini antinfluenzali.
Radiazione: la Sezione disciplinare del Csm ha condannato l’ex magistrato alla sanzione massima prevista, accogliendo di fatto la richiesta di ieri della Procura generale della Cassazione. Palamara, che è accusato di aver “pilotato” per interessi personali la nomina del procuratore di Roma, è il primo ex consigliere del Csm ed ex presidente dell’Anm a venire rimosso dall’ordine giudiziario. Lui si difende: “Ho pagato io per tutti”.
Da Roma a Milano, passando per Torino, Genova e Bologna, il movimento ambientalista torna in oltre 100 piazze italiane con scioperi, presidi ma anche performance, sempre però rispettando le normative anti-Covid (il video). I “ragazzi di Greta” denunciano il disinteresse dei poteri forti verso la crisi climatica: ““Il Recovery Fund sia usato per decarbonizzare l’Italia. Non c’è più tempo”.
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