Il sospirato giacimento kazako del Kashagan è da anni la potenziale miniera d’oro per l’Eni, capofila del consorzio che dovrebbe sfruttarlo. Tra un anno l’Eni, che ha rinunciato ad alcune delle sue prerogative, dovrebbe avviare un impianto di lavorazione del greggio da 3, 9 miliardi di dollari.