Dentro quegli archivi c’è molto di cui conosciamo già l’argomento e probabilmente qualcosa che non immaginiamo affatto. È un regalo anche per gli storici che, come me, studiano le condizioni dei prigionieri italiani della Seconda guerra mondiale, ma non è da escludere che vi siano informazioni più recenti che possono ricoprire un’utilità politica più immediata”. […]