CIE: STORIE DI GOCCE E DI PSICOFARMACI PER NON DIVENTARE PAZZI

I medicinali vengono somministrati per tenere tranquilli gli stranieri. Ma a volte si esagera

9 Dicembre 2009

Mimì è di nuovo per la strada. La sera del 13 settembre due alpini l’hanno portato in infermeria per la dose, le solite trenta gocce. Lui non voleva, ha camminato appena più lento del solito, loro l’avrebbero picchiato a sangue. Un dente spezzato. E il doppio di psicofarmaci da buttare giù. Ha avuto il coraggio […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.