Chi lo legge è al confine tra l’essere un semplice irresponsabile o un invasato da jihad; chi lo mostra in piazza, in giro, ancora peggio, non ha scusanti. Chi ci scrive è quindi un cattivo maestro o un probabile neobrigatista. Forse dipende dai giorni o dall’alimentazione, chissà. Però c’è un dato: ora tocca al Fatto […]
Chi legge il Fatto ha due “strade”: o è stupido o è terrorista
ARTICOLI ED EDITORIALI DI “GIORNALE” E “LIBERO”
16 Dicembre 2009