Comunicava dal carcere con i pizzini. Salvatore Giangravé, esponente di spicco del clan Aparo di Siracusa e detenuto ad Ancona, dove gli è stato notificato venerdì un nuovo provvedimento nell’ambito di un’inchiesta su droga ed estorsioni, guidava ancora gli affari. Dentro le buste delle lettere indirizzate alla moglie e ai destinatari più insospettabili, il boss […]