La centrale dello spionaggio illecito era collocata negli uffici della Direzione Investigativa Antimafia. E gli agenti utilizzavano gli strumenti e i mezzi della Dia e le notizie ottenute durante le loro investigazioni ufficiali a fini “privati”: vendendo informazioni a terzi oppure svolgendo indagini parallele per i loro committenti. Sono le ipotesi di reato formulate dalla […]