Ilingotti erano in una cassetta postale all’aeroporto di Ginevra. Quindici chili d’oro custoditi da una misteriosa signora che, allarmata dalle inchieste di Mani Pulite, nell’ottobre 1994 decide in gran fretta di spostarli. Troppo tardi: i gendarmi inviati dal giudice elvetico Jean Crochet li intercettano e li sequestrano. Non arriveranno mai in Italia. Cinque anni dopo, […]
BETTINO L’ESILIATO E QUEI LINGOTTI SVIZZERI
Conti coperti, faccendieri amici e tangenti Psi
15 Gennaio 2010