LA STECCA

23 Gennaio 2010

Il Cavaliere vincerà a mani basse non tanto per forza propria, quanto per debolezza altrui, cioè per l’incapacità degli avversari a opporgli un antagonista: Prodi, che potrebbe esserlo, non avrà il tempo di diventarlo anche perché non ci sembra che abbia la stoffa dello sprinter. La Voce, 23 febbraio 1995

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