Caro Serra, circa tre o quattro mesi fa, come certamente hai visto, è rinato Il Borghese. Volendo essere quello di Longanesi, e non quello dei suoi successori, coi quali non ebbi mai nulla a che fare, chiesero a me, ultimo superstite dei suoi fondatori, di raccontare come nacque. Nacque, come tutte le cose di Longanesi, […]
LA COSCIENZA DI INDRO
L’esperienza al ‘ Borghese ’ di Longanesi e le illusioni del ventennio: Montanelli risponde a Serra “Caro Montanelli, chi ti scrive è un italiano di quarant’anni che ha trascorso la sua vita adulta (professionale, culturale e politica) all’interno di quella vasta fazione del paese genericamente chiamata sinistra. Una famigliona prolifica, invadente, orgogliosa – fino alle soglie, spesso oltrepassate, dell’intolleranza – della quale sono entrato a far parte all’apice delle sue fortune (gli anni Settanta) e al tempo stesso all’inizio della sua crisi”. Inizia così la lettera che Michele Serra indirizza a Indro Montanelli nel 1994. Il prossimo numero di MicroMega in edicola da oggi, la ripropone con la risposta dello stesso Montanelli, sollecitato da Serra a raccontare il proprio mondo e la mai rinnegata idiosincrasìa per la gauche: “C’è un compagno di banco svogliato, assente, ultimamente piuttosto arrogante, che non è stato quasi mai interrogato, che ha goduto di una sostanziale impunità, al quale tutto sembra concesso e al quale niente viene mai richiesto, del quale vorrei parlarti. È la destra italiana”. La risposta del maestro di Fucecchio sorprende il lettore attraversando dialetticamente, come d’abitudine, più di mezzo secolo di vita italiana.