Che tortura, scrivere un libro. Specialmente per chi deve leggerlo. Commentando sul “Corriere” il romanzo di Joshua Ferris, Non conosco il tuo nome (Neri Pozza), Paolo Giordano non può fare a meno di immedesimarsi nella misteriosa malattia del protagonista, che secondo lui sarebbe tutt’uno con lo “Sturm und Drang” della creazione artistica. “A me – […]