IL FATTO

16 Marzo 2010

Quando, nel 1904, Constantin Brancusi, forse il maggior scultore del Novecento, approdò a Parigi, aveva solo 28 anni. Partito dall’Oltenia, uno spicchio rurale di Romania tra i Carpazi e il Danubio dove i contadini, educati all’essenzialità delle forme, costruivano tutto in legno e pietra. Un’arte antica che Brancusi si porterà dentro, puntando alla semplificazione del […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.