C oncerti e ascolti “ragionati” nella Casa del Jazz, la grande villa non lontana dal quartiere Testaccio che la giunta Veltroni aveva requisito a un boss della mafia. E poi alcune proiezioni, anche senza pagare il biglietto, alla Casa del Cinema a ridosso di Villa Borghese e anch’essa – manco a dirlo – creatura veltroniana. […]
LA CULTURA MUORE IN SALOTTO
Nelle case tematiche teatrali e cinematografiche, ex regno del veltronismo, aria di abbandono e mancanza di progetti
20 Marzo 2010