Dimenticato quel centinaio di voti del novembre 2008. Era il suo infinitesimale vantaggio su Ségolène Royal, un fotofinish grazie al quale lei, Martine Aubry, era diventata segretario del partito. L’altra gridò alla frode, Martine fece orecchie da mercante. Poi, giorno dopo giorno, si è costruita la legittimità piena che le mancava. Il primo anno sembrava […]
LA FORZA TRANQUILLA E LA LUNGA MARCIA DELL’AUBRY
La leader socialista tra nemici interni e alleanze per le presidenziali francesi del 2012
24 Marzo 2010