D icembre 2004, a colloquio il presidente dell’Inter Massimo Moratti e il designatore livornese Paolo Bergamo. Moratti: È andata abbastanza bene fino adesso, non c’è stata polemica o casini… Bergamo: Per fortuna sì, ma si può e si deve fare meglio… Moratti: Senta, io ci tenevo ad incontrarLa… Bergamo: Anch’io, perché ci tenevo per farLe […]
Calciopoli, Moggi stravolge la storia
SuDagospiapiovonostralci ditelefonaterisalential 2005 trail designatoreBergamoeilpresidentedell’InterMoratti: malcostumeodolo? Adesso esultano. Gridano al miracolo della verità, sostengono (ma non hanno mai smesso davvero) che Calciopoli sia stato solo un bluff unidirezionale volto a colpire la Juventus e la triade indirizzata da Moggi. Sui blog, i tifosi della squadra di Zaccheroni sono scatenati. Equiparano arbitrariamente, sovrappongono capziosamente, tranciano giudizi che tutto pretendono, tranne farsi illuminare dai fatti. Moratti al telefono con Bergamo, Moratti che si incontra con i designatori, Moratti, Moratti, Moratti. Un’ossessione revisionista annunciata da una campagna su Tuttosport, megafono dei revanchisti che ha coinvolto anche Del Piero e Vieri, pronti a richiedere la restituzione di due scudetti. La gioiosa macchina da guerra, il collegio difensivo di Moggi guidato dal legale Prioreschi canta vittoria. Però qui sarà il caso di distinguere tra i tornei alterati da cima a fondo e l’inopportunità di certi fili telefonici pericolosi. Lo farà la giustizia, a Napoli, dove il pm Narducci si troverà ora a rispondere della mancata messa agli atti di quelle telefonate. Non sembrano rivoluzionarie, solo indicative di un diffuso malcostume. Ma niente titoli da restituire, né giacobinismi di ritorno. La Cupola decideva, il fatto che altri intrattenessero rapporti ambigui non la solleva da un biasimo ben illustrato da certe porte di spogliatoi calabresi chiuse a doppia mandata. La chiave per rileggere la storia recente, non è la riscrittura integrale della stessa. M. P.