Qui non si tratta di seppellire Daniele Capezzone, né di farne l’elogio. Ma di tentare quattro passi in un mistero paraculico che sfiora il soprannaturale. No, non fu voltagabbana, secondo l’eterno vizio dell’Italia post-unitaria, semmai cittadino romano fungibile a qualsiasi retribuita angolatura, fosse pure quella – delicatissima – dei novanta gradi. E neppure incapace di […]