IL NUOVO RITO AMBROSIANO

22 Aprile 2010

Una volta, l’urbanistica di rito ambrosiano funzionava così: l’operatore privato (il Ligresti di turno) comprava a quattro soldi un’area agricola; l’amministratore pubblico (il comune) la toccava con la bacchetta magica di una variante di piano e questa diventava edificabile; il costruttore costruiva, ci faceva su un guadagno stratosferico e ringraziava, con una bella stecca, la […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.