Una volta, l’urbanistica di rito ambrosiano funzionava così: l’operatore privato (il Ligresti di turno) comprava a quattro soldi un’area agricola; l’amministratore pubblico (il comune) la toccava con la bacchetta magica di una variante di piano e questa diventava edificabile; il costruttore costruiva, ci faceva su un guadagno stratosferico e ringraziava, con una bella stecca, la […]