IL FATTO

26 Maggio 2010

C’era una volta il pomodoro. Compagno discreto del nostro pane quotidiano, protagonista superbo di pietanze profumate e succulente. Una forza della natura, arrivato dal Nuovo Mondo a confortarci col suo colore splendente e il suo sapore vagamente afrodisiaco. Poi arrivò l’ingegneria genetica e quell’umile ortaggio cominciò ad essere incrociato, innestato, manipolato, fino a moltiplicarsi in […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.