Il Garante: “Non c’entra la privacy”

12 Giugno 2010

“Se in una legge si fa una scelta di vietare la diffusione del contenuto delle intercettazioni fino a un determinato momento è una scelta impegnativa. Che poi questo significhi spostare il cursore totalmente alla copertura di questi contenuti creando dei limiti alla loro diffusione è vero, ma questo con la privacy ha assai poco a […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.