“Fa politica!”. E il messaggio sottinteso suona: “Ma si vergogni!”. Quel demenziale tormentone che – al tempo che fu del Sergio Cofferati leader antagonista di una Cgil sul piede di guerra – Berlusconi e i suoi introdussero con successo nelle retoriche comunicative della Seconda Repubblica, finalizzate al solo scopo di screditare l’avversario. Per inciso: che […]