Grande deve essere stato il raccapriccio dell’Universo all’apparire della vita. La geometrica perfezione siderale, l’esattezza dell’astratto, la cristallina purezza dell’inorganico venivano improvvisamente sconciate da qualcosa dalle forme indefinite e indefinibili, viscida, sbavante, che invece di starsene al suo posto o di spostarsi per eterne, maestose e immutabili ellissi, si agitava scompostamente, lasciando dietro di sé […]