Un’indagine della Dda di Napoli ha scoperto che l’ordine di pagare il pizzo, agli imprenditori di Villa Literno, arrivava direttamente dai Casalesi rinchiusi in carcere. I capiclan spedivano pizzini tramite i parenti che li andavano a trovare con l’indicazione, per ognuno, della cifra da estorcere nei periodi di Natale, Pasqua e Ferragosto. Arrestate nove persone.