“Scrivo: o Tu, abbi pietà. E poi? […] Non parole. Un gesto. Non scriverò più”. É il congedo di Pavese dalla vita e dalla scrittura, un unicum inscindibile, affidato, il 18 agosto 1950, all’ultima pagina del “Mestiere di vivere”. Quasi un conato di dolore, a nove giorni dalla notte buia all’Albergo Roma. Si chiude, con […]