IL FATTO

28 Agosto 2010

Sguardo triste come un tango, naso affilato come un “espadilla”, mani lunghe, da pianista. Superbo, temerario, “macho”, come si addice a un matador di razza. Così, Manuel Rodriguez Sànchez, Manolete per il mondo, entrava nell’arena, “dispensando sensualità nell’incedere”, audacia e eleganza nella sua danza contro il toro, mito e morte sul volto. Ad affrontare la […]

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