Nella camera newyorchese di Alexandre Stille non abita l’ottimismo. Le macerie italiane, osservate con l’accento di un apolide che ha fatto dello studio itinerante la propria università somigliano alla lava di Pompei. Cinquantotto anni, giornalista, libri, saggi, cattedre, premi, indignazione. La parcellizzazione della nostra politica, appare a Stille come la diretta conseguenza di una rivoluzione […]
“Dossier e ricatti? Nixon si è dimesso per averli utilizzati”
ALEXANDER STILLE: È UNO DEI MILLE CONFLITTI D’INTERESSI DEL PREMIER
19 Settembre 2010