UNO GUARDA LA TV, sente le notizie sulle industrie, le fabbriche, gli operai e pensa che questi non esistano più. Sullo schermo ci sono solo immagini di robot tecnologici che spostano pezzi, bullonano auto, le verniciano e a volte le guidano anche. Le immagini degli operai non ci sono mai. Per vederli devono fare uno […]
LA MIA VITA SEMPRE IN PIEDI
Una giornata da operaio Fiat: 8, 95 euro l’ora, sveglia alle 4. 30, la stessa mansione per otto ore Il piano Fabbrica Italia della Fiat prevede investimenti in cambio di un aumento della produttività negli stabilimenti che, secondo l’azienda, passa anche per un maggiore controllo su ritmi del lavoro e rischi di scioperi. A Pomigliano d’Arco (Napoli), la Fiat ha vincolato i suoi investimenti di 700 milioni di euro per la produzione della nuova Panda all’accettazione di un accordo che consente, tra l’altro, all’azienda di imporre straordinari il sabato, di spostare la mezz’ora di pausa per il pasto alla fine del turno. Se l’azienda lo dovesse ritenere necessario (per un aumento degli ordini o per compensare ritardi nella produzione) potrà ricorrere al lavoro straordinario, aggiungendo 80 ore alle 40 già previste dal contratto collettivo nazionale, per un massimo di 120 ore annue per lavoratore, senza preventivo accordo sindacale. Il ricorso allo straordinario verrà comunicato al lavoratore con quattro giorni di anticipo. Se ci saranno violazioni dell’accordo da parte di singoli lavoratori, l’azienda potrà decidere provvedimenti disciplinari fino al licenziamento. Gli straordinari sono il punto più sensibile di questo accordo che è stato approvato dalla maggioranza degli operai di Pomigliano ma con un numero di voti contrari superiore alle attese. Ma, prima di arrivare al lavoro supplementare, ci sono le otto ore normali, che vengono qui ricostruite nella testimonianza di un operaio di linea allo stabilimento Fiati di Mirafiori, a Torino.