I POETI DEVONO VIVERE A PIEDI NUDI

Stefano Mastrosimone, autore e sceneggiatore, era diventato amico di Alda Merini, la poetessa dei Navigli, morta a Milano il primo novembre di un anno fa. Ora, per “restituire integro, attraverso le sue parole dirette, lo spirito unico, intelligente, ironico” di un’intellettuale che aveva conosciuto l’orrore dell’ospedale psichiatrico, manda in libreria per Aliberti “Una specie di follia”, fedele trascrizione di alcune delle conversazioni con Alda. Ne pubblichiamo un estratto, dove racconta cos’era per lei la poesia.

28 Ottobre 2010

A lda Merini: L’immaginazione è un grande dono, non tutti lo possiedono. L’immaginazione viene prima della poesia, perché uno non si siede a tavolino a dire “faccio una bella poesia, faccio il temino”. Stefano Mastrosimone: Certo. Si deve prima avere il colpo … il colpo d’occhio, la visione interiore e poi la si traduce in […]

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