Letto basso, alla giapponese, un piccolo armadio dove tenere il bagaglio frugale, un’ampia scrivania in legno scuro, il bagnetto, il soffitto molto spiovente, una vera mansarda. Internet e tv flat screen. È l’arredo della stanza dove Julian Assange dormiva e lavorava mentre il mondo intero si chiedeva dove fosse. Una camera fatta apposta per un […]