Neanche lei fu in grado di ritirare il suo Nobel per la Pace nel 1991, e Aung San Suu Kyi, leader democratica della Birmania tornata libera un mese fa, definisce “molto triste” quella sedia vuota, che è però anche un segnale “molto forte”.
Neanche lei fu in grado di ritirare il suo Nobel per la Pace nel 1991, e Aung San Suu Kyi, leader democratica della Birmania tornata libera un mese fa, definisce “molto triste” quella sedia vuota, che è però anche un segnale “molto forte”.